lunedì 10 agosto 2020

6 ANNI DE LA REGINA DEGLI INFERI!




Buon compleanno, La Regina degli Inferi!
Dal 10 al 16 agosto I Cavalieri degli Inferi, Prigionia Mortale, L'Ultimo Respiro e Deserto di Sangue
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Le tenebre sono scese,
e l'Erede al trono non può più nascondersi.



«Indifferente e spietata, Morwen è un'eroina anticonvenzionale. È crudele e determinata e, se ritenuti un mezzo adeguato, non esita a spargere sangue e morte.»
La Bella e il Cavaliere

«Un fantasy originale e dai toni cupi, in cui anche le entità che si immaginano positive forse non lo sono del tutto, in cui il bene e il male non sono così nettamente distinti, con un’ambientazione tutt’altro che fiabesca e situazioni difficili e dolorose.»
Romanticamente Fantasy

«Magia, fantasia, dinamicità, tanta sfrenata carnalità erotica e se vi aspettate una serie “tutta rose e fiori”, toglietevelo proprio dalla testa.»
Sognando Leggendo

«Morwen è splendida e maestosa: impossibile resistere al suo fascino e alla sua spietatezza.»
Vivere in un Libro


LEGGI UN ESTRATTO

«Deve farvi impressione», esordì lei.
Galadir la guardò, confuso. «Cosa?»
«Un cielo senza stelle.» Morwen lo osservò. «Non deve essere piacevole.»
Galadir alzò gli occhi sul firmamento scuro. «Non l’avevo notato.»
«Ma non stavate guardando le nuvole? Come avete fatto a non notare la differenza?» Morwen lo fissava, incredula.
Galadir rise. «In realtà stavo guardando quel vicolo laggiù perché avevo adocchiato una bella ragazza affacciarsi alla finestra.»
Morwen non rise con lui, ma corrugò la fronte, infastidita.
Galadir si accorse di averla irritata e le diede una spallata affettuosa, sorridendo. «Quando ero piccolo, nelle notti della stagione calda non riuscivo a dormire, così sgattaiolavo fuori dalla finestra. Io e mia sorella abbiamo camere vicine, con un balcone unico, separato da un muretto. Lo scavalcavo e andavo da Kamria, che puntualmente mi aspettava sveglia. Scendevamo dalla grondaia e correvamo nel boschetto. Non ci vedeva mai nessuno – eravamo bravi a non farci beccare. Stavamo tutta la notte a giocare a cavaliere e principessa. Ogni notte ci inventavamo nuovi personaggi, ogni notte una nuova avventura. E passavamo le notti così, protetti dalle stelle che illuminavano la radura, evitando che andassimo a sbattere contro gli alberi. Quando le stelle cominciavano a diventare rosee, capivamo che era ora di rientrare. Ed entrambi tornavamo a essere semplici bambini.»
Morwen lo guardò per un lungo istante, catturando ogni sfumatura delle sue iridi castane. Poi distolse lo sguardo. «Rinnovo quello che ho detto. Non deve farvi piacere un cielo privo di luce.»
Galadir si fece serio, guardandola. «Non mi servono le stelle per vederti, Morwen.»
Lei si girò istintivamente verso di lui, catturata da quelle parole. Galadir posò la mano sulla sua e una scossa elettrica colpì la donna, che gelò al contatto.
«Potrebbe esserci l’oscurità più totale, ma io troverei comunque i tuoi occhi», continuò il giovane. Le prese anche l’altra mano, facendola girare completamente verso di lui. «Potrei essere cieco, ma ti troverei seguendo il tuo profumo.» La tirò giù, a sé, senza lasciarla.
Morwen non riusciva a ragionare. Era come ipnotizzata dagli occhi del Principe.
«Morwen...» Galadir esitò.  «Io ti amo.» Si prese un lungo istante per decifrare l’espressione sul suo viso, per scorgere una qualche reazione che non gli avrebbe fatto aggiungere altro. «Ma devo sapere se anche tu provi lo stesso per me.»
No. Impossibile. Non stava succedendo a lei. Lei, l’Erede al trono. Lei, la Regina degli Inferi. La Dea cui era proibito avere affetti, amare. No, non poteva accadere proprio a lei.
Galadir cercò nei suoi occhi la remota speranza di una risposta positiva, inutilmente. Se le persone potevano diventare delle statue di pietra, Morwen lo era. Il Principe guardò altrove, sbuffando. Fece scivolare le dita dalle sue e indietreggiò verso la porta. Galadir stava andando via e lei non gli aveva detto niente. Niente. Lo stava lasciando così, senza un vero motivo. Doveva fermarlo? Impedirgli di varcare quella porta? Ma la vera domanda era: dopo averlo sentito dire quelle cose, poteva permettersi di vivere senza di lui?
No.
Morwen lo afferrò per il braccio, facendolo voltare. Rimase a guardarlo per una frazione di secondo, poi lo baciò.
Le sue labbra incandescenti si posarono su quelle gelide di Galadir.
Il Principe contraccambiò il suo bacio, agganciandole una mano dietro la nuca e cingendole la vita con l’altra.
Morwen si staccò appena. «Non andare via.»


Gli Dei hanno deciso:
Morwen deve morire.




Lasciati travolgere dall'amore infuocato tra il Principe e la Regina,
e sopravvivi a scontri brutali, fiumi di sangue, passioni travolgenti,
morte, erotismo, crudeltà inaudita e battaglie epiche!

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